Leonardo arte, 1996. — 327 p.
Henri Cartier-Bresson è uno dei mostri sacri della fotografia mondiale. Nato a Chanteloup nel 1908 si è dedicato dapprima alla pittura e al disegno. Assistente cinematografico di [ean Renoir; fondò nel 1947 insieme a Robert Capa, David Seymour e George Rodger la mitica agenzia fotografica Magnum.
Sempre fedele a una visione veloce e alla ricerca dell'immagine "rubata", teorizzò la poetica del momento decisivo per catturare un'immagine unica e irripetibile e sintetizzare il vissuto delle persone fotografate, secondo una visione ispirata alla filosofia zen del tiro con l'arco. Autodefinitosi per questo il "fotografo-arciere" Cartier-Bresson si è dedicato in particolare ai reportage e ai ritratti, lavorando per le più famose riviste illustrate, da Harper's Bazaar a Life. Numerose sono le esposizioni temporanee che lo hanno visto protagonista nei più importanti musei del mondo e altrettanto numerosi sono i
libri sulla sua opera.
Questo volume, vincitore in Francia del prestigioso premio Nadar quale miglior libro fotografico del 1995, ricostruisce in modo originale il percorso artistico e umano di Cartier-Bresson. Scorrendo in parallelo le sue fotografie, i suoi dipinti e i suoi disegni, cosa mai fatta fino ad ora, mostra infatti un ritratto assai più completo e interessante, che illumina in modo nuovo il suo universo artistico.