Roma, 2011. — 11 pagine.
Si chiamano enclitiche le parole (soprattutto monosillabi) che, non possedendo accento proprio, si ‘appoggiano’ prosodicamente alla parola precedente, formando con essa un’unità accentuale (a volte anche grafica) a livello di frase (il gr. klínō significa infatti «poggiare, flettersi»). Insieme alle parole proclitiche formano l’insieme dei clitici. Il fenomeno per cui una parola si salda accentualmente a un’altra che precede si chiama enclisi.